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27/07/2010

Macchine fotografiche digitali

Un viaggio nel mondo delle fotocamere digitali per saperne di più e scegliere il modello giusto.


Un viaggio nel mondo delle fotocamere digitali per saperne di più e scegliere il modello giusto.

Batterie
Le fotocamere digitali possono funzionare con tradizionali batteria a pila o con batterie ricaricabili Li-Ion (= agli ioni di litio). Queste ultime offrono diversi vantaggi:

  • hanno un buon rapporto peso-potenza
  • possono essere ricaricate anche se non del tutto scariche
  • se trattate normalmente non presentano pericolo di corto circuito o danneggiamento

 

Display
È sempre presente e serve per inquadrare facilmente il soggetto da fotografare, al posto del classico mirino.
I display possono avere tecnologia LCD, cioè a cristalli liquidi, o OLED, con colori più brillanti e consumi ridotti per garantire una maggiore durata delle batterie.

 

Fotocamera Reflex: 

  1. L'immagine arriva all'occhio grazie a uno specchio a 45° posto di fronte al sensore CCD o CMOS e a un prisma ottico che la raddrizza (altrimenti si vedrebbe capovolta).
    Sollevandosi per lo scatto, lo specchio consente all'otturatore di svolgere la propria funzione; questo sistema garantisce che quanto inquadrato corrisponda alla scena reale.
    Nelle macchine compatte, invece, il mirino è leggermente decentrato rispetto all'obiettivo.
  2. Supportano obiettivi diversi secondo le esigenze del fotografo. Questo permette di soddisfare l’esigenza di ogni fotografo, dall’amatore al professionista.
  3. Utilizzo di sensori molto più grandi, per le ottiche più luminose e per la possibilità di salvare le immagini senza nessuna compressione (formato RAW).

 

Fotocamera bridge

Si colloca a metà strada tra una reflex e una compatta.

Della compatta prende: le dimensioni contenute, molte funzioni automatiche, lo stabilizzatore d'immagine.

Della reflex prende: ottiche più luminose e versatili, una maggiore sensibilità ISO (anche per le maggiori dimensioni del sensore), la possibilità di scegliere programmi professionali (es. la priorità di tempo o il diaframma), l’archiviazione delle foto senza compressione (la famosa funzione RAW).

La fotocamera bridge è dedicata all’appassionato evoluto: è il prodotto perfetto per chi accanto a praticità e compattezza cerca prestazioni elevate a prezzi relativamente contenuti.

 

Fotocamera compatta

 

Sono macchine estremamente compatte, ricche di funzioni automatiche per rendere lo scatto il più semplice possibile
È sufficiente inquadrare e fa tutto da sola: ISO, diaframma, flash e mani tremanti non costituiscono problema.
Molte delle compatte più recenti inoltre, danno anche la possibilità di fare video di straordinaria qualità, in alcuni casi persino superiore a quella di videocamere professionali).

 

Megapixel (=1 milione di pixel)
Indica la quantità di dati che la macchina acquisisce per comporre l’immagine scattata.
In teoria più sono i pixel e più alta è la qualità della fotografia. Quando però il numero dei pixel aumenta troppo si incorre in un problema di “rumore digitale” perché la qualità delle lenti dell’obiettivo e le dimensioni del sensore sono ridotte.

 

Sensibilità ISO
Nato come il valore che indica il grado di sensibilità della pellicola alla luce, nelle fotocamere digitali si riferisce alla differenza di sensibilità che viene fatta percepire al sensore. Un alto ISO quindi, consente di diminuire la velocità di esposizione per scattare una fotografia.

 

Supporto di memorizzazione
Le fotocamere digitali archiviano le immagini scattate su una piccola memoria interna e sui supporti di memorizzazione (schede) aggiuntivi. Ne esistono di diversi formati e possono diventare un parametro di scelta per la fotocamera più adatta, per costi, affidabilità e capienze diverse.
I 2 formati più famosi sono Secure Digital (SD, MiniSD, MicroSD) e Memory Stick (MS, MS Duo, MS Duo Pro).
 
 

Zoom
È il movimento delle lenti all’interno dell’obiettivo che permette di “avvicinare” gli oggetti della fotografia che si vuole scattare. Il livello di ingrandimento è indicato dalle sigle 3x (ingrandimento di 3 volte), 4x (4 volte), ecc.
Solitamente allo zoom ottico si affianca quello digitale che realizza via software un’interpolazione delle immagini, esattamente come può essere fatto su qualsiasi computer con un software di elaborazione.